Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis Theme

1-677-124-44227

184 MAIN COLLINS STREET WEST VICTORIA 8007

FOLLOW US ON INSTAGRAM
Etiam ultricies nisi vel augue. Curabitur ullamcorper ultricies
Top

Blog

Le scoliosi nei pazienti neurologici e nelle patologie genetiche complesse in età evolutiva

Cosa sono e come sono fatti gli arti artificiali

Gli arti artificiali sono dispositivi medici atti a sopperire alla mancanza fisica di una o più parti del corpo. Hanno rappresentato, per la medicina, uno dei traguardi più importanti e soddisfacenti e, ad oggi, solo in Italia, si stima che abbiano cambiato in meglio la vita di più di due milioni di persone disabili.


Contattaci per saperne di più

Indice

Cosa sono gli arti artificiali

Gli arti artificiali sono protesi a cui si ricorre nei casi di amputazioni o assenza di arti dalla nascita. Si applicano dunque per sostituire un braccio o una gamba e restituire mobilità e funzionalità al paziente. 

Le protesi ortopediche ridonano l’utilizzo quasi normale dell’arto mancante, ne permettono una buona motilità, in termini di precisione ed agio ma non possono comunque restituire la sensibilità tattile od emozionale.

Le protesi sono sempre realizzate su misura, in base alle esigenze personali del paziente, alle sue necessità specifiche, alla sua struttura ossea e muscolare, al tipo di intervento che ha subito, tenendo conto del suo parere, delle sue richieste ed aspettative. 

In ortopedia le protesi si dividono in endoprotesi (interne) ed esoprotesi o arti artificiali (esterne).  Quest’ultime possono avere caratteristiche molto diverse tra loro ed essere:

Come può essere individuata la scoliosi

La scoliosi può essere diagnosticata in differenti momenti della vita: dall’infanzia fino ad arrivare all’anzianità, ma è bene tener presente che in un bambino piccolo ha un ritmo di peggioramento molto più rapido rispetto a quello di un adulto, per via della fase di crescita. 

Per diagnosticarla si deve essere sottoposti ad una visita specialistica. Nell’eventualità che dovesse comparire una deformità sospetta, il medico può richiedere una radiografia per specificare meglio lo stato della colonna vertebrale. Grazie all’esame radiografico è possibile, infatti, calcolare l’angolo di Cobb, ovvero l’angolo di curvatura per valutare la gravità della patologia. Generalmente è proprio questo test a determinare il tipo di intervento terapeutico.

La TAC o  la risonanza magnetica, invece,  potranno essere richieste come indagini secondarie.

Protesi per arti superiori​

Le protesi per gli arti superiori hanno integrato, sempre più, negli anni, sistemi elettronici, per svolgere, quanto più possibile, operazioni simili a quelli di un arto naturale.

Protesi per arti inferiori

Le protesi per gli arti inferiore hanno come scopo fondamentale quello di permettere ad un soggetto amputato di camminare. Attenti studi di biomeccanica e cinematica del passo hanno permesso lo sviluppo di componenti articolari di altissimo livello per usi normali e quotidiani e per usi sportivi o addirittura agonistici.

Come sono fatte le protesi ortopediche

I materiali di cui sono fatti gli arti artificiali sono principalmente: per l’anima il carbonio o il titanio, mentre per il rivestimento, il silicone. Queste metalli vengono scelti per le loro proprietà  anallergiche, igieniche, indistruttibili, flessibili. Inoltre sia il carbonio che l’alluminio sono noti per essere leggerissimi mentre il silicone rende meglio a livello estetico. Gli arti artificiali in silicone, infatti, se fatti bene, sono simili a quelli naturali e questo è fondamentale per curare e supportare l’aspetto psicologico del paziente amputato.

Nonostante lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia nel campo delle protesi, gli arti artificiali non offrono purtroppo ancora la piena funzionalità. Per affrontare questo problema, la robotica e l’intelligenza artificiale negli ultimi anni hanno fatto passi da giganti, garantendo collegamenti tra gli oggetti esterni, in questo caso le protesi, e il cervello. Portando quest’ultimo a riconoscere l’arto artificiale come una parte del corpo reale del paziente.

Uno sguardo al futuro: le protesi bioniche​

La protesi bionica è una tecnologia rivoluzionaria che si sta sviluppando rapidamente negli ultimi anni. Questo tipo di arto garantisce un recupero delle sensazioni della mano o della gamba grazie a un arto capace di comunicare col cervello, di inviare e ricevere impulsi. 
Questa tecnologia si basa sulla stimolazione intraneurale che è in grado di fornire un feedback propriocettivo in tempo reale, in combinazione con un feedback tattile sensoriale. 
Il cervello riesce quindi facilmente a combinare le informazioni in maniera efficace ed i pazienti riescono ad utilizzarle in tempo reale con ottime prestazioni. Inoltre, il normale flusso di informazioni che giungono dall’esterno viene ripristinato tramite impulsi elettrici inviati da elettrodi inseriti direttamente nei nervi dell’arto superiore amputato.
Una novità nel futuro delle protesi che rende la linea tra arto biologico e artificiale molto sottile.

Come si ottiene un arto artificiale

Le protesi ortopediche devono essere consigliate, scelte ed applicate da un medico specialista in quanto personalizzate sul corpo del paziente.
Il Centro Protesi Arti dell’Ortopedia Ruggiero oltre a realizzare protesi di arto inferiore e superiore di altissimo livello, sia in termini di materiali che di tecnologie, istruisce i pazienti all’uso delle stesse in modo gratuito.
Il processo evolutivo nel settore degli arti artificiali richiede, oggi piú che mai, un approccio sinergico e proattivo fornitore/paziente.

Facebook


Instagram


Youtube

Vuoi avere maggiori informazioni sul tema della scoliosi?

Contatta Ortopedia Ruggiero

Richiedi informazioni